Quanto guadagna un PVR? Scopri il potenziale reale di questa attività

1. Contratto CPA (Cost Per Acquisition)

Il modello CPA prevede una commissione fissa per ogni nuovo cliente acquisito che soddisfa determinati requisiti, come la registrazione e il primo deposito.
Ad esempio, un PVR può guadagnare una somma prestabilita per ogni cliente che effettua una ricarica iniziale.

Come funziona:

• Il cliente si registra, deposita e piazza almeno una giocata.

• Il PVR riceve una commissione una tantum (di solito tra 20€ e 80€).

Pro:

• Guadagno immediato

• Nessun rischio legato al comportamento futuro del cliente

Contro:

• Commissione singola, nessuna entrata ricorrente

• A volte vincolato a un numero minimo di clienti al mese

Tipologie di Contratto per PVR: CPA, Revenue Share e Modelli Ibridi

Aprire un Punto Vendita Ricariche (PVR) è un'opportunità concreta per chi vuole entrare nel mondo delle scommesse legali in Italia. Ma prima di iniziare, è fondamentale capire come funzionano i contratti proposti dai diversi operatori e quali sono i reali meccanismi di guadagno.

In questo articolo ti guideremo tra le principali tipologie di contratto — CPA, revenue share, turnover e formule ibride — spiegando in modo semplice termini tecnici spesso usati nel settore, come:

• CPA (Cost Per Acquisition): guadagno fisso per ogni cliente attivo

• Revenue Share: commissione ricorrente basata sull’attività del cliente

• Turnover: percentuale fissa sul totale giocato dai clienti

• Performance netta: differenza tra quanto il cliente gioca e quanto vince

• Rollover: volume minimo che un cliente deve giocare per attivare il pagamento della della commissione

Vediamo ora nel dettaglio le varie opzioni

2. Revenue Share

Nel modello revenue share, il PVR guadagna una percentuale delle entrate generate dai clienti acquisiti.
Questo significa che il guadagno è proporzionale alla performance netta dei clienti. Esistono diverse formule per questo tipo di contratto:

2.1 Contratto basato sulle performance nette

In questo modello, il PVR guadagna una percentuale sulle performance negative dei clienti (cioè sulle entrate nette dell’operatore).
Ad esempio, se un cliente ha una performance negativa di 100€, e l’accordo prevede il 20%, il PVR incassa 20€.

Percentuali tipiche:

• Base: 15% – 20%

• Intermedia: 25% – 30%

• Avanzata: fino al 35%

Alcuni contratti includono clausole di rollover, che richiedono al cliente di scommettere un certo importo prima che il PVR possa ricevere la commissione.
Ad esempio, il PVR potrebbe guadagnare il 25% solo se il cliente ha scommesso almeno 1.000€ in un mese.

2.2 Contratto basato sul Turnover (volume giocato)

In questo caso, il PVR guadagna una percentuale fissa sul volume totale giocato dai clienti, indipendentemente dall’esito delle scommesse.
Questo garantisce entrate più stabili, poiché ogni scommessa genera una commissione.

Percentuali tipiche:

• 0,5% – 0,8% per reti piccole o nuovi punti

• 1% – 1,5% per punti attivi con buona media giornaliera

• 2% – 3% in casi di accordi speciali o grandi volumi

Esempio: se un cliente gioca 10.000€ in un mese, con un contratto al 2%, il PVR guadagna 200€, indipendentemente dal fatto che il cliente abbia vinto o perso.

2.3 Contratto Ibrido: performance + turnover

Alcuni operatori offrono contratti ibridi che combinano entrambi i modelli, riconoscendo una percentuale sia sulle performance nette che sul volume giocato.
Ad esempio, un PVR potrebbe guadagnare l’1% sul turnover e il 10% sulle performance.
Questo modello consente di bilanciare entrate stabili con il potenziale di guadagni più alti nei mesi più profittevoli.

3. Affiliazione Ibrida (CPA + Revenue Share)

L’affiliazione ibrida combina elementi del CPA e del revenue share.
In questo caso, il PVR riceve sia una commissione fissa per ogni nuovo cliente acquisito, sia una percentuale sulle entrate generate nel tempo.
È una formula utile per chi vuole un guadagno iniziale rapido, ma anche una rendita continuativa.

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